La Storia

Come ogni comunità che si affaccia sul mare, anche la Parrocchia Madonna della Salute, sita in Amendolara Marina, ha una storia recente. Prima dell'attuale Parrocchia, il primo edificio sacro dedicato alla Madonna della Salute è quello che, ancora visitabile, si trova nell'antica località rurale Lista, nei pressi del palazzo padronale – dell'omonimo latifondo - degli attuali eredi Tucci. I riferimenti al culto della Madonna della Salute, storicamente provati, risalgono al 1700 e fino alla costruzione dell'attuale Parrocchia, le diverse funzioni sono state celebrate sia nella cappella della Lista sia in edifici privati o pubblici messi a disposizione della comunità: le funzioni più importanti si sono tenute presso la Chiesa Madre S. Margherita V.M. in Amendolara Centro. Agli inizi del 1950 lo Scalo di Amendolara è abbastanza contenuto e i diversi Sacramenti vengono celebrati o alla Lista o nella Chiesa private di S. Antonio di Padova.

Nei primi anni del 1960, dietro autorizzazione del Vescovo, il Parroco di Amendolara Centro, don Antonio Propati, celebra la Messa domenicale nei locali adibiti a Scuola Elementare, nella quale scuola i bambini svolgevano il catechismo (allora la dottrina). A metà del 1960, tutta la comunità dello Scalo si attiva perché finalmente nasce l'idea per la costruzione di una Chiesa, dedicata proprio alla Madonna della Salute. In questi anni, Amendolara Marina ha un incremento demografico evidente, grazie all'afflusso di nuclei famigliari provenienti dall'entroterra lucano: nel censimento del 1961 si contano 301 anime.

Trovato il suolo e acquistatolo, pur non essendoci ancora la Chiesa, il 1 marzo 1967, il Vescovo di Anglona – Tursi, con decreto Vescovile, erige la Parrocchia Madonna della Salute, nominando amministratore parrocchiale don Antonio Propati, parroco di Amendolara Centro.Nel 1974 inizia l'iter burocratico e progettuale per la costruzione della Chiesa e il 1 ottobre dello stesso anno, Mons. Domenico Vacchiano, Vescovo di Cassano, nomina don Francesco Di Chiara primo parroco della nascente parrocchia: resterà fino al 1981.

Nei primi mesi del 1978, seppure non del tutto complete, la Chiesa viene resa fruibile. Si susseguono altri parroci: don Antonio Sacco, il cui parrocato dura poco. Verranno in aiuto diversi sacerdoti della Diocesi, tra cui don Antonio Cavallo, don Pierino De Salvo e don Giovanni Maurello, fino a quando, nel 1991, il Vescovo Mons. Andrea Mugione nomina don Saverio Viola nuovo Parroco fino al 2005.

Con don Saverio si ha l'ampliamento della Chiesa, la costruzione della nuova canonica e dei locali parrocchiali e l'adeguamento della struttura alle nuove esigenze pastorali. L'8 dicembre del 2000, Mons. Domenico Graziani celebrerà il rito di dedicazione della Chiesa e dell'Altare, in seguito ai lavori di ampliamento.

Subito dopo don Saverio sarà parroco don Diego Talarico, dal 2005 al 2016. Dal 2016 al 2017 don Vincenzo Santalucia; dal 2017 al 2022 don Nicola Arcuri e dal 09 ottobre 2022 don Nicola Mobilio.