Un "Sì" che si fa Servizio: la Solenne Vestizione dei Servi dell’Altare

21.12.2025

C'è una gioia sottile, quasi commovente, che attraversa il cuore quando si vede la freschezza della giovinezza offrirsi al servizio del Signore. Oggi, domenica 21 dicembre 2025, la Parrocchia Madonna della Salute ha vissuto un momento di particolare grazia. Durante la solenne celebrazione eucaristica delle ore 11:00, la comunità si è stretta attorno ai suoi ragazzi per il Rito della Vestizione dei Ministranti.

Il rito ha avuto inizio dopo l'atto penitenziale, quando don Nicola, parroco della comunità, ha chiamato per nome i candidati. Con voce ferma e carica di emozione, i ragazzi hanno risposto il loro "Eccomi", davanti all'intera assemblea.

Attraverso una serie di interrogazioni, i ministranti — sia i nuovi arrivati che coloro che già prestavano servizio — hanno manifestato pubblicamente la volontà di essere "veri testimoni della fede cristiana" e di impegnarsi in una formazione spirituale e liturgica costante. Il loro "Sì"è diventato una promessa del cuore, sigillata dal desiderio profondo di essere "apostoli nel gruppo liturgico", offrendo la propria presenza come dono di edificazione per i fratelli.

Durante l'omelia, legata alla liturgia della quarta domenica di Avvento, don Nicola ha offerto una profonda riflessione sulla figura di San Giuseppe, l'uomo "giusto" che ha permesso a Gesù di nascere ascoltando la Parola di Dio.
Il parroco ha esortato i presenti, e in particolare i giovani ministranti, a non ridurre il Natale a un vago "romanticismo", ma a guardare alla concretezza della fede: «San Giuseppe ci insegna che i progetti di Dio non sono i nostri... Giuseppe si è fidato nel silenzio e nell'obbedienza».

Richiamando il silenzio di Giuseppe nelle Scritture, ha sottolineato poi come la vera fedeltà nasca dal fare la volontà di Dio senza "troppi perché" o "film mentali", affidandosi a Colui che guarda il disegno intero, laddove l'uomo ne vede solo una piccola fetta. Un messaggio che risuona perfettamente con il servizio all'altare: un servizio fatto di gesti, silenzio e presenza discreta.

Il momento culminante della liturgia è stato la benedizione delle vesti sacre, durante la quale don Nicola ha invocato il Signore affinché i ragazzi possano compiere fedelmente il proprio servizio in uno spirito di fede, speranza e carità. Di straordinario impatto pastorale è stata la partecipazione attiva delle famiglie: sono stati infatti i genitori a vestire i propri figli con l'abito liturgico, sigillando così un cammino di fede condiviso tra le mura domestiche e la comunità parrocchiale.

La comunità di Amendolara oggi ha gli occhi pieni di speranza. Vedere questi ragazzi indossare la loro "veste sacra" è il segno più bello di una Chiesa che non invecchia, ma si rinnova ogni giorno nel servizio e nella bellezza di un "Sì" pronunciato con amore.


Nunzio Bartolini

Responsabile Comunicazione