Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo 

23.11.2025

In tutta la Chiesa oggi risuona l'annuncio che Cristo è il Signore del tempo e della storia. Anche la comunità della Madonna della Salute di Amendolara si è raccolta per celebrare la Solennità di Cristo Re dell'Universo, culmine e sigillo dell'Anno Liturgico, lasciandosi guidare dalla Parola che rivela la regalità paradossale del Crocifisso.

Don Nicola, durante l'omelia, ha invitato a riflettere sulla dimensione personale di questo titolo di Cristo: «È facile – ha detto – proclamare Gesù Re dell'universo. Più difficile è riconoscerlo come Re della nostra vita, delle nostre scelte quotidiane, dei pensieri e delle decisioni che prendiamo ogni giorno».

Il Vangelo proposto dalla liturgia non presenta un Cristo glorioso, ma il Crocifisso. Un paradosso che, come sottolineato dal parroco, rivela il vero volto della regalità di Gesù: una regalità che non si impone con la forza, ma con l'amore che perde per salvare. «Umanamente – ha ricordato – la croce è la sconfitta. Eppure proprio sulla croce Cristo manifesta la sua potenza: regna amando, e ama perdendo. Perché l'amore vero non schiaccia, non domina, non salva se stesso, ma si dona fino alla fine».

Emblematica la figura del buon ladrone, l'unico al quale Gesù promette immediatamente il Paradiso. «Questo uomo – ha osservato don Nicola – riconosce in Cristo un Re, ma un Re crocifisso. E proprio perché lo riconosce lì, nel fallimento apparente, trova la salvezza».

Con questa solennità si chiude l'Anno Liturgico e si apre il cammino verso l'Avvento.
«Che il Signore – ha concluso – ci renda capaci di regnare come Lui: non dominando, ma donando; non vincendo, ma amando».


Nunzio Bartolini